«Radiografia» degli iscritti universitari per disciplina e regione di residenza, a.a. 2018-2019

Un’Italia delle Università divisa in 4. E’ questo il quadro che emerge dall’analisi del gruppo HERE, l’unità di ricerca di Wave che studia i sistemi universitari. Esaminando gli iscritti alle Università italiane suddivisi per regione, sia in termini di residenza degli studenti sia in termini di localizzazione delle Università, emergono 4 cluster regionali. Il primo gruppo è ben rappresentato dalla Lombardia che vede le grandi regioni del Nord ad essa simili. E’ caratterizzato da bassi tassi di accesso, attorno al 30% della fascia tra i 18 e i 25 anni, compensati da una forte attrattività verso gli studenti provenienti da altre Regioni, e da una scarsa propensione per le discipline giuridiche e per medicina. Il secondo gruppo è rappresentato dal solo Lazio (“effetto capitale”). Qui si registrano un’elevata propensione a iscriversi all’Università in tutte le discipline e un tasso di attrattività simile a quello delle regioni del Nord. Il terzo gruppo vede riunite le regioni del Sud con l’eccezione della Campania. I giovani di queste regioni hanno elevata propensione a iscriversi all’Università, vocazione per le discipline giuridiche e per medicina ed elevatissimi tassi di uscita. Infine, il quarto cluster è rappresentato dalla sola Campania. Anche in questa regione la propensione all’Università è alta e vi è una fortissima vocazione alle discipline giuridiche ma le uscite sono compensate dalla capacità di attrarre giovani da altre regioni, un effetto “storico”, in gran parte dovuto al ruolo dell’Università di Napoli Federico II.

 

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